CONTATTACI SUBITO +39 0444 1322644 | booking@ramitours.it
CONTATTACI SUBITO +39 0444 1322644 | booking@ramitours.it
Manghystau e Karakalpakstan: nella surreale area desertica ad est del Mar Caspio
Data inizio viaggio:
Data fine viaggio:
Durata:
29 AGOSTO 2026 – SABATO – ITALIA / ISTANBUL / AKTAU
In tempo utile ritrovo dei signori partecipanti direttamente presso l’aeroporto di Milano. Incontro con l’accompagnatore Ramitours che rimarrà con il gruppo per tutto il programma. Dopo i controlli di sicurezza, partenza con volo di linea per Aktau con scalo intermedio a Istanbul. Pasti e pernottamento a bordo.
30 AGOSTO 2026 – DOMENICA – AKTAU
Arrivo ad Aktau, la città modello sulla riva dell’azzurro Mar Caspio, al mattino presto, espletamento delle formalità d’ingresso, accoglienza e trasferimento in hotel. Camere subito a disposizione per un breve riposo. Pranzo in hotel e, dopo pranzo, visita dei principali siti d’interesse di Aktau, la più improbabile tra le tante località improbabili dell’ex Unione Sovietica. Furono i depositi di uranio e i giacimenti petroliferi della zona ad attirare i sovietici, che nel 1958 cominciarono a tracciare la pianta di una città modello con vie ampie e diritte sulla riva dell’azzurro Mar Caspio. Attesa del tramonto sulla nuova banchina realizzata fronte mare. Rientro in hotel, cena e pernottamento in hotel
31 AGOSTO 2026 – LUNEDI’ – AKTAU – ZHYGYLGAN – SULTAN EPE – SHAKPAK ATA – CANYON KAPAM SAI
Dopo la prima colazione partenza in 4×4 per Zhygylgan, un’enorme voragine circolare formatasi in seguito a processi di frane e erosioni in prossimità del Mar Caspio. Discesa a piedi (circa 2 ore tra andata e ritorno) attraverso le particolari formazioni rocciose, che nascondono numerosi fossili e impronte di dinosauri, fino a raggiungere una sorgente che alimenta un singolare laghetto che ha la forma di un cuore. Si prosegue per la moschea sotterranea di Sultan Epe (IX-XII secoli), una delle tante piccole moschee disseminate nel deserto del Mangystau, antichi eremi di asceti mussulmani rapiti dai silenzi e dagli spazi infiniti del deserto. Dedicata al santo protettore dei marinai, la moschea rupestre è costituita da diversi piccoli ambienti e bassi corridoi ai margini di una profonda gola. Poco distante si trova la moschea sotterranea di Shakpak Ata, la più affascinante tra tutte le moschee sotterranee del Mangystau. Una struttura intagliata in una suggestiva rupe, probabilmente risalente al X secolo, con pianta a croce, tre ingressi e quattro camere, le cui pareti sono ornate da iscrizioni arabe, colonne scolpite e nicchie consumate in forme strane dagli agenti atmosferici. Si continua per il vicino Canyon Capam Sai per montare il campo al riparo del vento. Pernottamento in tendina igloo in campo mobile.
Pasti: colazione in hotel, pranzo a picnic, cena in campo mobile.
N.B. I campi mobili sono allestiti con gli equipaggiamenti che vengono trasportati a bordo di un apposito veicolo di supporto. Vengono fornite tende del tipo ad igloo per due persone o per uso singola e materassini in neoprene. I pasti, preparati dallo staff locale, vengono serviti in un’apposita tenda ristorante dotata di tavoli e sedie. Nei campi mobili vengono allestite due apposite tendine che fungono da bagno ecologico e una tendina che funge da doccia con bacinella d’acqua.
01 SETTEMBRE 2026 – MARTEDI’ – CANYON KAPAM SAI – VALLE DI TORISH – SHETPE
Dopo la prima colazione partenza verso sud-est per una delle attrazioni principali del Mangystau, la Valle di Torish, ovvero la “Valle delle Sfere”, cosparsa di centinaia di gigantesche palle di pietra, alcune delle quali con un diametro superiore ai 2 metri. Si prosegue per Sherkala, “Leone di Roccia”, uno straordinario sperone di roccia calcarea alto più di 300 m che si erge misteriosamente dal piatto deserto e che da alcune angolazioni assomiglia a un’enorme yurta. Poco distante si trova la grotta-santuario di Temir Abdal Ata, di fronte alla quale sorgono qua e là le pietre scolpite di una suggestiva necropoli abbandonata. Arrivo al campo turistico di yurte nei pressi del villaggio di Shetpe per l’ora di pranzo. Dopo pranzo escursione nell’Airakty Valley o Valle dei Castelli, dove suggestivi torrioni di rocce colorate assomigliano a maestosi castelli. Si prosegue per il Jylshy Canyon, un incredibile lunga frattura scavata dall’erosione dell’acqua in una formazione di gesso, dove si effettua una camminata di circa 5 km, andata e ritorno, tra pareti bianco latte scolpite dagli agenti atmosferici. Pernottamento in campo di yurte.
Pasti: colazione in campo mobile, pranzo e cena nel ristorante del campo.
N.B. La yurta è la tipica tenda dei nomadi della steppa dell’Asia centrale. Ha la struttura in legno rivestita di feltro e il pavimento ricoperto di tappeti; alta e spaziosa assomiglia a una vera e propria abitazione, vi si sta comodamente in piedi ed è dotata di letti con materassi, coperte e una stufa centrale. E’ generalmente pulita e permette di assaporare fino in fondo l’atmosfera e la cultura dei nomadi. I bagni e le docce (con acqua calda) sono in comune. L’occupazione è di minimo 2 persone per yurta.
02 SETTEMBRE 2026 – MERCOLEDI’- SHETPE – CANYON ZHARMISH – TUZBAIR
Dopo la prima colazione partenza verso est per il Canyon Zarmish, il canyon delle argille colorate, con camminata tra le sue formazioni multicolori. Si prosegue per il sorprendente lago salato di Tuzbair delimitato dalle frastagliate bianche formazioni dell’altopiano di Ustyurt. Prima di scendere lungo le rive del lago si raggiunge un punto panoramico da cui si gode una vista mozzafiato del paesaggio circostante. Discesa sul fondo del lago e camminata tra gli splendidi calanchi bianchi che lambiscono il lago salato (N.B. In primavera il lago è usualmente inondato dalle acque piovane mentre in autunno è completamente secco e ricoperto da una bianca crosta di sale). Pernottamento in tendina igloo in campo mobile.
N.B. Se il fondo del lago è secco il campo viene montato sul fondo del lago, se invece il fondo del lago è intriso d’acqua o se è piovuto recentemente il campo viene montato in cima alla falesia.
Pasti: colazione in campo di yurte, pranzo e cena in campo mobile.
03 SETTEMBRE 2026 – GIOVEDI’- TUZBAIR – BEKET ATA – VALLE DI BOZHIRA
Dopo la prima colazione partenza verso est per la Valle di Bozhira, una delle mete più note del Mangystau. Sosta lungo il percorso per la visita dell’antica moschea sotterranea di Beket Ata, scavata ai piedi di una spettacolare falesia. La vastità e la bellezza del paesaggio che si gode dall’alto della falesia fanno comprendere il motivo che indusse tanti mistici mussulmani a condurre vite ascetiche in questi luoghi davvero surreali. Si prosegue per la famosa Valle di Bozhira, costellata di bianche formazioni calcaree, i cui straordinari panorami fanno vivere appieno la grandezza della natura. Pernottamento in tendina igloo in campo mobile.
N.B. La visita della moschea richiede una discesa a piedi lungo un sentiero pavimentato e con scalini della lunghezza di circa 2 km; dislivello di circa 150 m; circa mezz’ora per la discesa e 45 minuti per la salita).
Pasti: colazione, pranzo e cena in campo mobile.
04 SETTEMBRE 2026 – VENERDI’ – VALLE DI BOZHIRA – BOKTY – KYZYLKUP
Dopo al prima colazione camminata tra le bianche formazioni rocciose della Valle di Bozhira e salita con le fuoristrada su uno straordinario punto panoramico che consente di avere una spettacolare vista a 360°. Si procede per la formazione montuosa di Bokty, una piramide tronca alta circa 150 metri, e quindi per la formazione di Kyzylkup che presenta degli strati sedimentari di colorazione bianco e rosa che la fanno somigliare a una fetta di millefoglie alla fragola. Pernottamento in tendina igloo in campo mobile.
Pasti: colazione, pranzo e cena in campo mobile.
05 SETTEMBRE 2026 – SABATO – KYZYLKUP – SHOPAN ATA – SENEK – AKTAU
Dopo la prima colazione partenza per la moschea sotterranea di Shopan Ata, situata accanto a una vasta necropoli, risalente almeno al X secolo e frequentata, secondo la leggenda, dal discepolo del grande Khoza Akhmed Yasaui, il più famoso poeta mistico del Kazakhstan. Si procede verso ovest per il più lungo trasferimento del viaggio, in gran parte su strada asfaltata, attraverso la cittadina di Janaozen, sorta al limitare del più importante campo petrolifero del Mangystau. Qui il piatto paesaggio è dominato dai numerosi pozzi con pompe a cavalletto. Arrivo ad Akau nel tardo pomeriggio. Pernottamento in hotel.
Pasti: colazione e pranzo in campo mobile, cena in hotel.
06 SETTEMBRE 2026 – DOMENICA – AKTAU – NUKUS
Prima colazione in hotel e visita di Aktau, incluso bazar, tempo per shopping, rientro in hotel per il pranzo. Nel pomeriggio, trasferimento in stazione e treno per Nukus. Dinner box in treno e pernottamento a bordo.
N.B. La durata del tragitto è di circa 21 ore. Previste cuccette per il gruppo. Pranzo libero in corso di viaggio (si consiglia di pre-acquistare del cibo prima della partenza)
07 SETTEMBRE 2026 – LUNEDI’ – NUKUS
Arrivo a Nukus nel tardo pomeriggio, trasferimento in hotel, cena e pernottamento.
08 SETTEMBRE 2026 – MARTEDI’ – NUKUS – MOYNAK – NUKUS
Prima colazione in hotel e partenza in jeep per Moynaq, nei pressi di quello conosciuto come il Lago di Aral. Un tempo uno dei più grandi porti fluviali dell’Asia centrale, fino alla fine degli anni 70, la città era situata sulla sponda meridionale. I pescatori commerciavano tonnellate di pesce presente nelle acque del lago, oggi prosciugato. Visita al cimitero delle navi, adagiate su quello che un tempo era il suo fondo e del museo. Pranzo pic nic giro in jeep sul fondo prosciugato. Al rientro a Nukus, la visita dell’antica Mizdakhan (IV secolo a.C. – XIV secolo), un tempo la seconda città della Corasmia, un luogo rimasto sacro anche dopo la distruzione ad opera di Tamerlano. Rientro a Nukus, cena e pernottamento in hotel.
09 SETTEMBRE 2026 – MERCOLEDI’ – NUKUS – AYAZ KHALA – KHIVA
Prima colazione in hotel. Visita del Museo Savitsky, un autentico tesoro nel deserto: conserva infatti reperti etnologici del Karakalpakistan e una collezione unica di dipinti dell’avanguardia russa. La storia di questo museo è particolarmente avvincente: nel 1950 il pittore, archeologo e collezionista russo, Igor Savitsky, visitò per la prima volta Karakalpakstan per partecipare ad una spedizione archeologica e, successivamente, si trasferì a Nukus, dove continuò a vivere fino alla sua morte a Mosca nel 1984. Durante il 1957-66 , raccolse una vasta collezione di reperti locali: tappeti, monete, vestiti e altri manufatti, convincendo le autorità sulla necessità di un museo e, dopo la sua istituzione, fu nominato nel ’66 suo curatore. Successivamente, ha iniziato a collezionare le opere di artisti dell’Asia centrale e dell’avanguardia russa – tra cui Kliment Red’ko, Lyubov Popova, Mukhina, Ivan Koudriachov e Robert Falk – i cui dipinti, sebbene già conosciuti nell’Europa occidentale, furono vietati in Unione Sovietica. Nonostante il rischio di essere denunciato come “nemico del popolo”, Savitsky li raccolse per preservarli. Partenza verso sud lungo il confine con il Turkmenistan, che corre in prossimità del fiume Amu-Darya. Si attraversa il cuore di quello che un tempo fu lo stato di Corasmia (che comprendeva anche parti dell’odierno Turkmenistan settentrionale), situato lungo un ramo della Via della Seta, per migliaia di anni un importante crocevia di civiltà in mezzo ai deserti dell’Asia centrale. A nord-est di Khiva si trovano ancora le rovine di molte città e fortezze corasmiane, alcune delle quali risalenti a ben più di 2000 anni fa. Il nome tradizionale di questa zona è Elliq Qala, “Cinquanta Fortezze”. Lungo il percorso visita delle rovine di Ayaz Qala e Toprak Qala. La fortezza più imponente è la Ayaz Qala, in realtà un complesso di tre fortezze dalle pareti di fango, che conobbe il suo periodo di maggiore splendore nel VI e VII secolo. La fortezza di Toprak Qala è un complesso, che comprende anche un tempio, appartenuto ai governatori della Corasmia che nel III e IV secolo erano a guardia dei confini. Nel tardo pomeriggio arrivo a Khiva, che si delinea con le scintillanti cupole color turchese, le torri e i minareti, circondata da pianeggianti distese desertiche. Pranzo in ristorante locale. Cena e pernottamento in hotel.
10 SETTEMBRE 2026 – GIOVEDI’ – KHIVA
Prima colazione in hotel. Intera giornata dedicata alla visita di Khiva, la più affascinante città dell’Asia Centrale e l’oasi più isolata sulla Via della Seta. Secondo la leggenda, fu fondata da Sem, figlio di Noè, che scavò un pozzo dove oggi sorge la città. Khiva è documentata fin dall’VIII secolo come fortezza e stazione commerciale, poi perse importanza tra il X e il XIV secolo quando la capitale divenne Urgench, distrutta da Tamerlano. La città tornò a splendere nel ‘500, segnata dai secoli come mercato di schiavi, fino all’annessione russa nel 1873. La città antica, Ichan Kala, Patrimonio UNESCO dal 1991, è una città-museo circondata da mura di fango lunghe 2,5 km, con quattro porte: la principale è Ota Darvoza. La struttura è rimasta intatta: all’interno si trovano la maggior parte dei monumenti, tra cui minareti, madrase, palazzi e moschee, tutti raggiungibili a piedi. Si entra dall’Ota Darvoza e si incontra subito il Kalta Minor, minareto dalle piastrelle turchesi rimasto incompiuto. Si visita la fortezza Kunya Ark, antica residenza dei sovrani, che ospita una moschea all’aperto e il museo della vecchia zecca. Si accede anche alla sala del trono e ai bastioni per una vista sui tetti di Khiva. Al tramonto, passeggiata sulle mura. Pranzo e cena in ristoranti locali, pernottamento in hotel.
11 SETTEMBRE 2026 – VENERDI’ – KHIVA – URGENCH – ITALIA
Colazione al sacco e partenza presto al mattino per Urgench per il volo di rientro in Italia via Istanbul. Arrivo a Malpensa e termine dei servizi.
LA QUOTA COMPRENDE
• Trasporto aereo con voli di linea con scalo da/per Milano in classe economica;
• Tasse aeroportuali (calcolate alla data attuale);
• 1 bagaglio da stiva a persona da 23 Kg + 1 bagaglio a mano a persona da 7 Kg;
• Accompagnatore Ramitours per tutto il programma;
• Trasporti in bus e vetture 4×4 (3 passeggeri per ogni vettura);
• Pernottamenti in hotel, tende igloo, treno e yurte come da programma;
• Trasferimento in treno da Aktau a Nukus con pernottamento in cuccette;
• Pensione completa come da programma tranne 1 pranzo (9° giorno);
• Guide locali parlanti inglese in Mangystau (anche nella parte di Nukus);
• Guide locali parlanti italiano a Khiva;
• Ingressi come da programma ;
• Tasse governative;
• Copertura spese mediche e bagaglio
• Polizza ANNULLAMENTO (per QUALUNQUE motivo documentabile).
LA QUOTA NON COMPRENDE
• Trasferimento in aeroporto;
• Bevande ai pasti;
• Pasti non indicati;
• Eventuali adeguamenti di TASSE AEROPORTUALI / VALUTARI / TASSE DI SOGGIORNO / TOURIST TAX e/o introduzione di nuove tasse comunicate circa 21 giorni prima;
• Spese a carattere personale;
• Mance (90€ da consegnare all’accompagnatore il giorno di arrivo);
• Tutto quanto non espressamente indicato ne “La quota comprende”.
Puoi scriverci all’indirizzo info@ramitours.it oppure
contattarci al +39 0444 1322644, anche via WhatsApp.
Ricorda di salvare il nostro numero nella rubrica del tuo telefono: solo così potrai ricevere tutte le comunicazioni dal nostro canale broadcast sulle partenze vicine a te.
Questo catalogo è pensato per andare incontro alle esigenze di comitive, Associazioni, Cral, Comuni, Centri anziani e gruppi di amici. Basta essere in minimo 20/25 persone per usufruire di tour personalizzati a prezzi interessanti! Scaricalo subito per scoprire tutte le nostre proposte!
* La quota indica il prezzo a persona in camera doppia
* Vedi i dettagli su tutte le nostre assicurazioni alla pagina “ASSICURAZIONI E GARANZIE” (Link)
Per qualsiasi richiesta contattaci al numero 0444 1322644 oppure via mail info@ramitours.it